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Una riflessione inedita di Maria Teresa Zattoni Gillini: l'Ave Maria e le relazioni familiari

26/05/2022

Volentieri pubblichiamo una meditazione che la dott.sa Zattoni terrà a Lecco, nella parrocchia dei Frati Minori Cappuccini, in occasione della conclusione del mese mariano e in occasione di una giornata dedicata agli Anniversari di Matrimonio (29.05.2022).


Abbiamo slavato l’Ave Maria con le nostre ripetizioni meccaniche, distratte e parole come Ave e Benedetta sembrano scivolarci via come nenie, buone per bambini. Lasciamoci allora aiutare da una favoletta che così potrebbe suonare: c’era una volta, nella nostra parrocchia, una ragazza giovanissima, semplice, serena e bella, conosciuta da tutti, ma niente di così speciale. Ma un giorno arrivò uno splendido messaggero di un re lontanissimo, potente e irraggiungibile. Il messaggero, a nome di quel re, la chiese in sposa: e lei umilmente pronunciò il suo sì. Saputa la notizia, che facciamo noi parrocchiani?

La guardiamo stupefatti, con occhi diversi: e magari diciamo “e chi se lo aspettava?”; “Perché mai è stata scelta dal re?”. Poi, però ci spunta una certezza: lei è una di noi, che bello! Come siamo onorati, fortunati, importanti, lei si ricorderà di sicuro di noi… Noi siamo la sua gente, i suoi fratelli, le sue sorelle… Oh, benedetta Maria, segno vero che noi insieme a te siamo prediletti dal re…

Ecco, la favoletta potrebbe insegnarci ad essere co-parrocchiani di Maria, suoi consanguinei Lei non è una regina seduta su un trono inaccessibile, come insegna tanta distante“devozione mariana”…

Ebbene, preghiamo così l’Ave Maria e subito ci accorgiamo che sa di Vangelo - proprio il Vangelo di Luca, l’unico che svela ciò che è successo a Maria,
intorno alla nascita di Gesù.

----Leggi tutto nel pdf allegato

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