Ormai giunti a metà del cammino quaresimale, per prepararci alla Settimana Santa proponiamo un video della prof.sa Mariangela Grassi, a commento di una delle rappresentazioni artistiche più interessanti della passione di Gesù, “La Passione di Cristo” di Hans Memling (1470) o “La Passione di Torino”, custodita nella Galleria Sabauda del capoluogo piemontese.
Micaela Soranzo nel suo volume sulla passione, della collana “L’arte racconta la Bibbia” (Ancora 2021) scrive:
La tavola illustra un microcosmo cittadino in cui si colgono tutti gli episodi della Passione: in alto a sinistra ha inizio la narrazione, con l’entrata di Cristo a Gerusalemme, seguita dalla cacciata dei mercanti dal Tempio; sotto c’è il tradimento di Giuda e l’Ultima Cena e, in primo piano, l’orazione nel Getsemani e la cattura con la scena in cui Pietro taglia l’orecchio a Malco. Più in alto, nella piazza centrale, si vede Gesù davanti a Pilato e il rinnegamento di Pietro accanto a un gallo appollaiato su una finestra. Al centro ha poi luogo la flagellazione con Gesù denudato e legato alla colonna; seguono il Cristo deriso, il secondo interrogatorio di Pilato e l’Ecce homo, accompagnato dai vivaci gesti degli astanti che sollevano e incrociano le braccia. Inizia quindi la via Crucis, con un corteo che esce dalle mura cittadine e la caduta di Cristo assistito da Simone di Cirene. In alto e a destra del dipinto si vede, poi, Cristo inchiodato alla croce, crocifisso e deposto. Il quadro, però, si completa, sempre a destra ma sullo sfondo, con la discesa agli inferi, la resurrezione e l’apparizione del Risorto a Maria Maddalena, agli apostoli sul lago di Tiberiade e ai discepoli di Emmaus.